Notaio e scrittore
Trimogia e mola ricoperta da cassone in legno di un antico mulino ad acqua
Fonte d'ispirazione del romanzo "Sinfonie del nuovo mondo"
Nato a Polizzi Generosa (provincia di Palermo), paese facente parte del comprensorio delle Madonie dove attualmente vive. Ha esercitato per 45 anni la professione di notaio ma l’attività notarile non gli ha impedito di coltivare la sua passione per la letteratura e la riflessione, vivendo quasi un’altra vita tra letture, riflessioni filosofiche e componimenti, con un percorso di maturazione di diverse esperienze, compresa quella da lui prediletta di accarezzare la terra come ama chiamare l’antica arte del contadino.
Trimogia e mola ricoperta da cassone in legno di un antico mulino ad acqua
Fonte d'ispirazione del romanzo "Sinfonie del nuovo mondo"
Questo percorso di maturazione traspare chiaramente nei suoi componimenti tutti apprezzabili e meritevoli di attenzione, che non hanno fino adesso raggiunto il grande pubblico, pur avendo ad oggetto tematiche esistenziali di grande rilievo.
Il problema esistenziale è infatti il tema dominante di tutte le sue opere, il principio, la conoscenza, il pensiero, la natura in cui niente è mai dato per scontato colla necessità per l’uomo di interrogarsi sempre sulla sua esistenza che non può essere in alcun modo separata dall’esistenza del tutto, dall’universale che soltanto l’uomo, fra tutti gli animali viventi, è in grado di concepire.
Conseguenza inevitabile di questa riflessione è che tutto muore con l’uomo il quale non può far altro che allontanare da se questa estrema e definitiva realtà con la finzione (nel suo gergo ‘menzogna’) di altre verità possibili in cui l’esistenza può stemperarsi, verità che inesorabilmente, nel progredire del tempo e della conoscenza, sono destinate a svuotarsi di ogni contenuto.
Può restare qualcosa della presenza dell’uomo? La conoscenza ha un valore assoluto? Che relazione ci può essere tra le infinitesime connessioni di pulviscolo di materia ed energia di cui è costituito l’universo e l’intelligenza che è capace di coglierle? Che valore ha la conoscenza, raggiunta dall’umanità, rispetto all’esistenza in cui si svuota non avendo l’umanità altro destino al di fuori del niente che è la vera essenza dell’assoluto?
Puglisi ha cercato delle risposte, oltre quelle che l’umanità ha cercato nella metafisica, indagando la vita nel suo orizzonte finito, risposte che certamente non considera esaustive e che possono riassumersi nel sentimento, nell’aspirazione, nell’impegno e nel tentativo di ciascuno di vivere con consapevolezza i giorni a lui assegnati, nell’attività del pensiero, nelle forme dell’arte e in una parola nella poesia che a suo modo di vedere è l’espressione più trasparente dell’unica realtà possibile che è il pensiero umano.